Kenny Clarke, nato il 9 gennaio 1914 a Pittsburgh, Pennsylvania, è stato un rinomato batterista di jazz e uno dei pionieri del bebop. È conosciuto anche con il soprannome di “Klook” o “Klook-Mop”.
Clarke ha iniziato a suonare la batteria da adolescente e ha presto sviluppato uno stile innovativo e distintivo. È stato uno dei primi batteristi a rompere con il tradizionale ruolo di marcatore del tempo, introducendo un approccio più libero e creativo che si è rivelato fondamentale per lo sviluppo del bebop.
Durante gli anni ’40, Clarke si è trasferito a New York City e ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi del jazz dell’epoca, tra cui Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Thelonious Monk e Bud Powell. È stato membro fondatore del celebre quintetto di Gillespie, noto come “The Bebop Boys”.
Clarke è stato uno dei primi batteristi a utilizzare il ride cymbal come elemento centrale del suo stile, conferendo un senso di leggerezza e fluttuazione al suo gioco. Ha anche introdotto l’uso del charleston sullo snare drum, che ha contribuito a creare una nuova sensazione ritmica nel jazz.
Oltre alla sua carriera da sideman, Clarke ha anche guidato diverse formazioni e ha registrato una serie di album come leader. Il suo album del 1956, “Kenny Clarke’s Sextet”, è considerato uno dei capolavori del jazz dell’epoca e ha dimostrato la sua abilità come compositore e arrangiatore.
Clarke ha trascorso gran parte della sua carriera in Europa, principalmente in Francia, dove si è trasferito nel 1956. È diventato un punto di riferimento per la scena jazz europea e ha influenzato molti musicisti emergenti.
La sua influenza nel campo del jazz e del bebop è stata enorme, sia come batterista che come innovatore. Ha contribuito a definire il ruolo del batterista moderno, aprendo nuove strade espressive e sperimentando con nuove idee ritmiche.
Kenny Clarke è scomparso il 26 gennaio 1985 a Montreuil, in Francia.